In determinati casi, secondo quanto previsto dalla legge, il proprietario dell’immobile è costretto a risarcire l’inquilino in affitto: quando accade.
Quando si decide di prendere una casa in affitto è bene conoscere tutte le norme previste dalla legge italiana in merito alle locazioni. Non rispettando tali disposizioni, difatti, si può andare incontro a diverse conseguenze che possono essere anche gravi.
Le conseguenze non riguardano solo il proprietario dell’immobile, ma anche l’inquilino. In determinati casi, quest’ultimo potrebbe essere costretto a lasciare l’abitazione nell’immediato, dunque, senza preavviso, mentre in altri il locatore potrebbe essere costretto a risarcire l’inquilino restituendo le somme corrisposte. Capiamo quando questo può accadere e cosa prevede la legge italiana.
Sempre più spesso si sente parlare di affitti in nero, pratica ormai molto diffusa nel nostro Paese con cui il proprietario di un immobile e il locatario si accordano senza la regolare registrazione di un contratto di locazione.
Secondo la legge italiana, in questi casi sono previste delle pesanti sanzioni. Nello specifico, se il contratto non viene registrato entro 30 giorni dalla firma, l’importo della multa può variare dal 120 al 240% dell’imposta di registro dovuta e non versata. La sanzione varia dal 90 al 180% dell’imposta se, invece, viene registrato un contratto con un importo più basso rispetto a quello corrisposto, mentre se il proprietario omette il reddito da locazione in sede di dichiarazione dei redditi, la sanzione varia dal 60 al 120% dell’imposta dovuta.
Le conseguenze, come anticipato, non si limitano alle multe. Nel caso in cui l’inquilino non dovesse versare il canone, il proprietario non potrà sollecitare al pagamento o richiedere lo sfratto, ma dovrà affidarsi ad una causa ordinaria. Non sarà neanche possibile neanche richiedere risarcimento per eventuali danni all’immobile. Per il locatore esiste anche un altro rischio: stando a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, l’inquilino potrebbe anche richiedere la restituzione dei canoni versati in quanto il contratto viene considerato nullo se non registrato.
Anche l’inquilino, senza un regolare contratto, corre dei rischi. Essendo nullo il contratto, il conduttore non è tutelato dalla legge ed il proprietario chiedere in qualsiasi momento, senza preavviso, di liberare l’immobile. Non sarà anche possibile richiedere eventuali bonus previsti, dato che in questi casi è necessario presentare copia dell’accordo stipulato. Infine, sono stabilite anche sanzioni per l’inquilino per il mancato versamento dell’imposta di registro.
Per evitare tali conseguenze, bisogna, dunque, seguire tutte le regolari procedure e registrate il contratto nelle tempistiche previste dalla legge.
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