E’ possibile recuperare i soldi del mutuo con la dichiarazione dei redditi, ecco spiegato come fare in pochi passi.
Non tutti lo sanno, ma è possibile recuperare parte dei soldi spesi per l’acquisto della propria casa, un momento importante che rappresenta una scelta di vita ma anche un onere dal punto di vista finanziario molto grande.

La normativa fiscale italiana prevede infatti, la possibilità di detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi una parte degli interessi passivi che annualmente versano coloro che hanno attivato un mutuo per acquistare la prima casa. Nella pratica, il contribuente può ottenere uno sgravio fiscale del 19% sugli interessi passivi annuali del mutuo per l’abitazione principale, fino a un massimo di 4.000 euro. Il risparmio massimo è quindi di 760 euro, richiedibile tramite il Modello 730/2025 per i redditi del 2024.
Chi può e chi non può beneficiare dell’agevolazione
Per beneficiare dell’agevolazione, anzitutto è necessario che il mutuo si riferisca solo all’acquisto dell’abitazione principale, e che quest’ultimo sia stato acquistato entro 12 mesi dalla stipulta del mutuo; è necessario adibire, sempre entro un anno massimo, l’immobile a dimora abituale, e che il contribuente sia intestatario di mutuo ed immobile, e residente in Italia o in un altro Stato dell’Unione Europea.

Lo sgravio fiscale sugli interessi del mutuo per l’abitazione principale spetta anche se nell’immobile vive un familiare del contribuente (coniuge, figli, genitori, ecc.), anche se il contribuente ha un’altra residenza, a condizione che l’immobile sia comunque adibito ad abitazione principale.
Al fine di ottenere questo tipo di detrazione sono necessari alcuni documenti: il contratto di mutuo ipotecario, l’atto di compravendita dell’immobile, le quietanze di pagamento degli interessi alla banca, certificazioni catastali che dimostrino la destinazione a prima casa, ed eventuali comunicazioni dell’istituto di credito che riepilogano gli interessi pagati nel corso dell’anno.
Non sono detraibili al contrario, i mutui per l’acquisto di seconde case e prestiti personali non ipotecari. In caso di mutuo cointestato tra più soggetti, ognuno avrà la possibilità di detrarre la propria quota di interessi passivi, che si calcola in proporzione alla sua quota di proprietà e alla parte di mutuo effettivamente pagata.
Se uno dei titolari del mutuo è a carico fiscalmente dell’altro (come un coniuge senza reddito), chi lo ha a carico può detrarre l’intero importo degli interessi passivi, fino al limite massimo di 4.000 euro.