Gli automobilisti che superano i limiti di velocità imposti sulle varie strade italiane per due volte nell’arco di un determinato periodo rischiano sanzioni pesanti.
Tra le violazioni del Codice della Strada più comuni rientra il superamento dei limiti di velocità imposti sui vari tratti stradali. Questo tipo di infrazione può essere rilevata attraverso gli autovelox, strumenti mobili o fissi che servono proprio a rilevare la velocità dei veicoli in transito sul tratto in cui sono posizionati.

Bisogna sapere che, come previsto dalla legge italiana, infrangendo per due volte la stessa norma in un arco temporale specifico, si parla di recidiva e, in questo caso, le sanzioni possono essere ben più pesanti rispetto alla prima violazione. La recidiva è valida anche per il superamento dei limiti di velocità. Analizziamo, nel prossimo paragrafo, quali sono le conseguenze in questo caso.
Superamento dei limiti di velocità, cosa accade in caso di recidiva: le sanzioni
Con il termine recidiva, per quanto riguarda il Codice della Strada, si indica la violazione della stessa norma in un determinato arco temporale. Come abbiamo già anticipato, anche per il superamento dei limiti di velocità è prevista la recidiva.

Se un automobilista, dunque, viola questa norma per due volte nell’arco di 12 o 24 mesi rischia conseguenze più severe. In particolare, come dispone l’articolo 142 del Codice della Strada, le sanzioni in caso di recidiva variano in base all’entità del superamento. Per chi supera il limite di velocità imposto, entro la soglia compresa fra i 10 km/h e i 40 km/h, nell’arco di 12 mesi è prevista una multa che varia dai 220 agli 880 euro (l’importo per la prima infrazione è, invece, compreso tra i 173 e i 695 euro).
Non solo, in caso di recidiva si rischia anche la sospensione breve della patente da 15 a 30 giorni, in base alla gravità della violazione, e la decurtazione di tre punti dalla patente.
Quando, invece, un automobilista supera il limite imposto nella soglia compresa tra 40 km/h e i 60 km/h, in caso di recidiva il periodo di sospensione normalmente previsto, ossia da 1 a 3 mesi, sale da un minimo di 8 ad un massimo di 18 mesi. In questo caso la recidiva scatta se la violazione è commessa nell’arco di un biennio.
Infine, se il superamento del limite di velocità è di oltre 60 km/h, quando la violazione è commessa due volte nell’arco di 24 mesi, viene applicata la revoca della patente rispetto alla sospensione da 6 a 12 mesi prevista per la prima infrazione.