Dal prossimo anno cambieranno alcune regole per il pagamento del bollo auto: tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il bollo auto è una delle tasse che gli automobilisti devono versare annualmente. Questa imposta, gestita dalle Regioni e dalle Province italiane, è dovuta per il possesso di un veicolo regolarmente iscritto al Pra (Pubblico registro automobilistico). Questo significa che indipendentemente dall’uso del mezzo, il bollo è dovuto.

La riforma fiscale, approvata dal Governo, proprio in relazione al bollo ha stabilito delle importanti novità che saranno in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno. Le modifiche sono state introdotte per cercare di facilitare la gestione dei contribuenti e ridurre errori, ritardi nei versamenti, ma soprattutto i mancati pagamenti.
Bollo auto, dal 2026 arrivano le novità per i contribuenti: cosa cambia
Dal 1° gennaio 2026 saranno introdotte delle radicali novità per quanto riguarda il bollo auto. A stabilire le modifiche la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri, che prevede una serie di interventi, alcuni dei quali riguardanti proprio l’imposta sul possesso dei veicoli.

Come abbiamo già anticipato, le novità sono state stabilite per migliorare la gestione dell’imposta, ma anche per ridurre errori ed inadempimenti da parte dei contribuenti. Tra le più rilevanti rientra sicuramente quella che prevede l’abolizione della possibilità di frazionare il versamento dell’importo in più rate, come concesso da alcune particolari Regioni.
In sintesi, gli automobilisti dal 2026 dovranno provvedere al pagamento in un’unica soluzione che dovrà avvenire in corrispondenza del mese di immatricolazione del veicolo ed in base a quanto previsto dalle Regioni e dalle Province italiane. Nel dettaglio, il rinnovo deve essere effettuato entro la fine del mese successivo alla scadenza, per fare un esempio se il bollo scade a luglio, il versamento deve avvenire entro il 31 maggio.
Un’altra novità stabilita dalla riforma prevede che, in caso di passaggio di proprietà, la tassa dovrà essere pagata da chi risulta essere il proprietario del mezzo il primo giorno del periodo tributario, senza tener conto della data del trasferimento effettiva. In questo caso, la modifica è stata introdotta in modo da evitare ambiguità e conflitti tra chi ha acquistato il veicolo e chi lo ha venduto.
Infine, sono previste anche delle modifiche che riguardano il fermo amministrativo, ossia la misura che viene disposta quando il proprietario di un veicolo non salda un debito o come sanzione accessoria per infrazioni del Codice della Strada. Dal 2026, contrariamente a quanto accade sino ad ora, non scatterà più in automatico l’esenzione dal pagamento del bollo per le auto sottoposte a fermo, ad eccezione di deroghe previste dalle Regioni.