Hai preso della frutta troppo acerba? con un trucchetto semplice e naturale puoi farla maturare in casa in tempi record, senza chimica e senza stress.
Con l’arrivo del caldo la frutta e la verdura fresca è gradevole ma spesso il grado di maturazione di ciò che acquistiamo non è chiaro e non di rado torniamo a casa con frutta che pensavamo di poter gustare subito invece ci accorgiamo che è parecchio acerba. Magari avevi pianificato di gustarti una macedonia o un’insalatona per pranzo per poi scoprire che le pere che hai comprato sono dure come pietre, l’avocado è immangiabile e i pomodori sembrano fatti di plastica.

Il punto è che per esigenze commerciali gran parte della frutta e della verdura che troviamo al supermercato viene raccolta in anticipo, quando è ancora acerba, per resistere meglio al trasporto e durare di più sugli scaffali, l’unica cosa che possiamo fare è prendere atto della cosa e completare il lavoro a casa. Non serve aspettare giorni con lo sguardo fisso sulla fruttiera. Esiste un trucchetto facile e naturale che può trasformare la frutta acerba in qualcosa di finalmente buono da mangiare. Un piccolo gesto che fa la differenza e che ti salverà più di una cena.
Il segreto della maturazione lampo: come accelerare (davvero) il gusto
C’è un protagonista silenzioso che lavora nell’ombra e che ha il potere di cambiare il destino di un avocado immangiabile: si chiama etilene. È un gas naturale che alcuni frutti rilasciano durante la maturazione e che accelera la maturazione di altri frutti coi quali entra in contatto, insomma, una specie di effetto domino con la frutta.

Ti è mai capitato di sentire tua nonna dire di non mettere le banane accanto alle mele perchè altrimenti avresti dovuto buttare in fretta tutto? Ecco, le banane e le mele rilasciano etilene durante la maturazione. Per approfittare dell’effetto booster di questo prezioso gas basta creare l’ambiente giusto.
E qui entra in gioco il classico sacchetto di carta, quello che magari usi per il pane o per la spesa al mercato. Basta infilarci dentro la frutta acerba insieme a una mela o una banana matura, chiuderlo senza sigillarlo del tutto, facendolo respirare e lasciarlo lì, tranquillo, a temperatura ambiente. Niente luce diretta, niente frigo. E il giorno dopo, o al massimo due, la magia è fatta.
Funziona quasi con tutto. Gli avocado diventano morbidi e cremosi, i pomodori prendono colore e sapore, le pere finalmente si lasciano mordere senza rompere i denti. Anche i kiwi rispondono bene. L’importante è non esagerare: una volta raggiunta la giusta maturazione, meglio trasferire tutto in frigo per rallentare il processo. Tranne i pomodori, che il freddo non lo sopportano proprio.

Certo, ci sono le eccezioni. I peperoni, le zucchine e i cetrioli preferiscono ambienti freschi e non amano l’etilene, quindi meglio tenerli lontani dagli altri. Gli agrumi, invece, sono già maturi quando li compri, ma si conservano meglio in frigo se vuoi farli durare. E l’uva? Niente trucchi, solo tanta attenzione: non lavarla prima di riporla, altrimenti ti ritrovi con muffa al posto dei chicchi.
Con un po’ di pazienza e un aiutino di Madre Natura puoi dire addio alla frutta acerba e dare una mano anche all’ambiente, evitando sprechi inutili.