Il mese di giugno non regala soltanto l’arrivo della stagione più attesa ma anche qualche altra storica incombenza meno gradita a non poche famiglie.
Giugno con le sue giornate lunghissime piene di luce e di sole finalmente caldo. Giugno che spalanca le porte alla stagione più bella e proietta menti e cuori alle sempre più imminenti vacanze.

Il mese di giugno è anche il periodo in cui il fisco emette uno dei suoi puntuali richiami. Ed il richiamo fiscale di questo periodo è uno di quelli meno graditi poiché vanno a toccare il bene primario di milioni di famiglie: la casa. Non toccherà tutti e non tutti alla stessa maniera ma già soltanto il pensiero di dover versare ‘qualcosa’ per una proprietà immobiliare non rende particolarmente felici i contribuenti.
Le scadenze fiscali, poi, non ammettono deroghe temporali di sorta ed ecco quindi che i tempi sono più che maturi per il primo incontro/scontro di numerose famiglie con l’Imu di quest’anno. Lunedì 16 giugno 2025 è infatti l’ultima data utile per effettuare il versamento riguardante la prima delle due quote del tributo locale dovuto per la proprietà di fabbricati, con esclusione delle abitazioni principali.
L’aspetto sempre da rimarcare quando si parla di Imu e quindi l’Imposta municipale unica non riguarda l’abitazione principale ovvero: “l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente”, come puntualmente ricordato da ilgiornale.it. Questa, però, non è l’unica eccezione.
Chi allora pagherà l’Imu sulla prima casa?
L’abitazione principale non è la sola proprietà immobiliare esentata dal pagamento dell’Imu.

Vengono infatti assorbiti nella medesima categoria anche altre tipologie di immobili quali quelle che sono di proprietà di: “cooperative edilizie a proprietà indivisa, i fabbricati destinati ad alloggi sociali, l’unità immobiliare assegnata al genitore affidatario e le unità immobiliari date in locazione a forze armate, forze di polizia, corpo nazionale dei vigili del fuoco”.
Pertanto il versamento dell’Imu riguarda i proprietari di seconde case, immobili commerciali, terreni edificabili e fabbricati strumentali. Riguarda, però, anche i proprietari di prime case quando quesite rientrano nella categoria delle “case di lusso“. Cosa si intende quando si parla di “case di lusso” e a quali requisiti specifici devono rispondere?
Nella specifica definizione di “case di lusso”, rientrano le abitazioni principali che appartengono a queste categorie:
- La categoria A/1 comprende le abitazioni di tipo signorile.
- Con A8 le Ville.
- Con A9 i Castelli e palazzi di pregio storico o artistico.
Non sono comprese in questa specifica categoria le case A7, ovvero le villette. MA quali sono i criteri utilizzare affinché un’abitazione venga definita come “casa di lusso”? L’ubicazione dell’immobile in un’area di pregio è una delle caratteristiche principali così come la superficie che solitamente è superiore ai 200 mq. La presenza di piscine e di materiali pregiati come il marmo completano il lussuoso quadro.