Dietro il sorriso rassicurante di Gerry Scotti si nasconde una storia d’amore tenera e sorprendente, un incontro inaspettato che sembra scritto dal destino e che ha cambiato per sempre il corso della sua vita.
Alcune storie sono affascinanti, vere, delicate, che prendono forma senza rumore. Quella di Gerry Scotti e Gabriella Perino è proprio così: un incontro che non ha bisogno di titoli in prima pagina né di dichiarazioni plateali, ma che racconta meglio di tante fiabe quanto possa essere imprevedibile e meravigliosa la vita quando decide di sorprenderci.
Gerry, con quel suo modo sempre garbato e rassicurante, è entrato nelle case degli italiani da decenni, ma pochi conoscono davvero la sua storia personale, quella fatta di momenti complicati, di un cuore rotto e poi, con pazienza, ricucito. Dopo il lungo matrimonio con Patrizia Grosso, finito tra mille difficoltà, non sembrava facile per lui tornare a sorridere davvero. E invece, è successo. Non subito, il destino ha giocato una partita molto più sottile, quasi da stratega.
Come nelle favole moderne: la vita li aveva già fatti incontrare
Gabriella Perino non è un personaggio da copertina. È una donna concreta, architetto, madre, lontanissima dai riflettori e con un modo di fare tutto suo, molto discreto. Gerry la conosceva già da ragazzo, quando entrambi erano ancora alle prese con sogni da inseguire e progetti di vita completamente diversi. Poi ognuno ha preso la sua strada: lui ha sposato Patrizia e ha avuto Edoardo, lei ha messo su famiglia e ha avuto due figli.
Per anni si sono persi di vista, come capita a tante persone che si incontrano, si piacciono magari anche un po’, ma poi la vita decide altro. Eppure, il destino si è messo all’opera quando meno se lo aspettavano.
Un giorno, quasi per caso, si ritrovano. I figli frequentano la stessa scuola a Milano e così, tra una riunione con i professori e qualche chiacchiera davanti al cancello, ecco che si incrociano di nuovo. Ma stavolta non è solo un “ciao, come stai”. Stavolta c’è qualcosa di più. Entrambi separati, entrambi alle prese con vite da ricostruire, ferite da rimarginare, silenzi da condividere.
Nel 2004, pian piano, quella che era un’amicizia si trasforma in qualcosa di molto più profondo. Nessun colpo di scena eclatante, solo la forza tranquilla di un amore che cresce giorno dopo giorno. Con Gabriella al suo fianco, Gerry ritrova un equilibrio, un po’ di pace, forse anche un nuovo senso della parola casa. Lei non ama i riflettori, ma lo sostiene, lo capisce, lo tiene con i piedi per terra.
Oggi vivono insieme, senza l’ansia di dover mettere tutto nero su bianco. Il matrimonio? Non è nei programmi, e va bene così. Gerry è il primo a dirlo con un sorriso: ci ha già provato, non è andata come sperava e adesso l’amore preferisce viverlo senza troppa burocrazia di mezzo.
Se c’è una cosa che questa storia insegna è che l’amore vero non ha bisogno di grandi gesti, ma solo del momento giusto. E magari di qualche incastro del destino che, zitto zitto, ti riporta sulla strada di chi non avresti mai pensato di ritrovare.
