500 euro al mese per un anno, ma solo se rispetti questi requisiti: le domande stanno per essere inviate

Dal 12 maggio 2025 si può chiedere un aiuto di 500 euro al mese per un anno, ma non è una cosa per tutti. Scopri chi può davvero accedere e come fare domanda.

Da metà maggio è possibile richiedere un aiuto economico mensile di 500 euro per un anno, questo contributo è pensato per tutte una categoria specifica di persone che possono farne richiesta, non è quindi per tutti.

bonus 500 euro
500 euro al mese per un anno, ma solo se rispetti questi requisiti: le domande stanno per essere inviate-museosannasassari.it

Parliamo di un piccolo ma prezioso sostegno che può fare la differenza quando si è soli ad affrontare la vita. Ovviamente per ottenere questo aiuto bisogna rispettare criteri precisi, è necessario preparare alcuni documenti e rispettare le scadenze.

Chi può ottenerlo e come fare domanda per questo bonus da 500 euro

Il Reddito di Libertà non è solo un contributo in denaro, è un modo concreto con cui lo Stato sostiene chi ha avuto il coraggio di dire basta alla violenza e vuole ricominciare a vivere. La misura prevede un assegno mensile di 500 euro per un anno, una cifra che può sembrare modesta ma in molti giorni è un vero e proprio salvagente. Ma chi può davvero accedere a questo aiuto e soprattutto come si fa a presentare la domanda?

A chi è destinato il Reddito di Libertà? Questo sostegno è pensato per donne che si trovano in situazioni davvero complicate, che hanno già iniziato un percorso per uscire dalla violenza e sono seguite da centri antiviolenza riconosciuti e dai servizi sociali del territorio. Per poter fare domanda bisogna vivere in Italia, avere la cittadinanza italiana o europea, oppure se si viene da fuori Europa bisogna avere un permesso di soggiorno regolare.

donna spaventata
Chi può ottenerlo e come fare domanda per questo bonus da 500 euro-Museosannasassari.it

Ma non basta solo questo: è fondamentale che la donna sia in una situazione di povertà certificata dal servizio sociale e che il centro antiviolenza possa confermare che sta seguendo un percorso di autonomia e protezione. Possono fare domanda sia le donne sole che quelle con figli minori a carico, purché rispettino tutti questi requisiti.

Come presentare la domanda? Ora, se ti stai chiedendo come fare per non perdere questa occasione, ecco la cosa più importante: dal 12 maggio 2025 puoi compilare un modulo apposito e consegnarlo al Comune che si occupa di te, cioè quello dove sei stata presa in carico dal centro antiviolenza o dal servizio sociale, anche se non è il Comune dove abiti o hai la residenza. Ma non è finita qui, perché insieme al modulo devi portare anche una dichiarazione del centro antiviolenza che attesti che stai seguendo un percorso per diventare più autonoma e una certificazione del servizio sociale che dimostri la tua condizione di povertà. Insomma, non è una semplice richiesta, ma serve dimostrare con i fatti che hai davvero bisogno di questo aiuto e che stai facendo la tua parte per uscire da una situazione difficile.

Le domande si possono presentare fino al 31 dicembre 2025, ma ti conviene non aspettare l’ultimo momento perché i fondi sono limitati e vengono assegnati in base all’ordine di arrivo e alle risorse disponibili nella tua Regione.

@lellomonello65aREDDITO DI LIBERTÀ 2025: Al via le DOMANDE con PRIORITÀ a quelle SCARTATE nel 2024.♬ suono originale – lellomonello

Quali sono i tempi e le modalità di erogazione? Una volta che hai consegnato tutto, il Comune o la Provincia autonoma di riferimento si occupa di inviare la tua domanda all’INPS tramite una piattaforma dedicata. L’INPS controlla i documenti, ti manda una ricevuta di conferma e se tutto va bene, ogni mese ti arriva il bonifico dei 500 euro sul conto che hai indicato.

Il tutto è finanziato con 30 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2025, che vengono distribuiti tra le Regioni in base alla popolazione femminile tra i 18 e i 67 anni. Se per caso la tua domanda non dovesse essere accolta perché i fondi sono finiti, niente paura: potrai ripresentarla a partire dal 1° gennaio 2026.

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