Pensioni: c’è il doppio aumento, ma senza la domanda apposita non viene erogato

Attraverso due specifiche misure, previste dallo Stato, è possibile aumentare l’assegno della pensione per chi percepisce bassi importi.

Nei primi giorni di giugno, come accade ogni mese, verranno erogate i trattamenti pensionistici per migliaia di pensionati italiani. Spesso questi importi, purtroppo, sono molto bassi non consentendo ai cittadini di poter arrivare alla fine del mese.

Uomo conta soldi banconote
Pensioni: c’è il doppio aumento, ma senza la domanda apposita non viene erogato (Museosannasassari.it)

In questi casi, è possibile richiedere delle misure che permettono di ricevere degli importi aggiuntivi e compatibili con la pensione. Questi contributi, previsti dallo Stato, nonostante il pensionato abbia dei redditi bassi, non scattano in maniera automatica, ma è necessario presentare domanda all’Inps e rispettare i requisiti richiesti dalle normative specifiche. In caso di esito positivo, verranno poi erogati dall’Istituto di previdenza sociale.

Pensione, le due misure che consentono di ottenere un importo più alto

I pensionati che ricevono mensilmente un importo di pensione basso possono richiedere due specifiche misure che permettono di aumentare le entrate. I contributi in questione sono l’Assegno sociale e l’Assegno di Inclusione. In entrambi i casi è necessario rispettare determinati requisiti ed inoltrare domanda all’Inps.

Uomo conta denaro
Pensione, le due misure che consentono di ottenere un importo più alto (Museosannasassari.it)

Il primo è rivolto ai pensionati che hanno compiuto 67 anni di età e versano in condizioni di difficoltà economiche. In particolare, per richiedere l’Assegno Sociale bisogna avere un reddito non oltre la soglia dei 6.947,33 euro annui che sale a 13.894,66 euro annui se il richiedente è coniugato. La misura erogata è pari a 534,41 euro mensili per 13 mensilità, questo importo è riconosciuto per intero ai soggetti che non hanno nessun reddito o ai soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore all’importo totale annuo dell’assegno.

L’Assegno Sociale viene erogato in forma ridotta, invece, ai pensionati non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo massimo annuo della misura (7.002,97 euro) e ai soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno (7.002,97 euro) e il doppio di questa somma (14.005,94 euro).

L’Assegno di Inclusione, invece, è riconosciuto alle famiglie in cui almeno un membro sia in una delle seguenti condizioni: over 60, disabile, minore, in condizione di svantaggio e affidato ai servizi socio sanitari territoriali. Inoltre, è necessario avere un Isee non oltre la soglia dei 10.140 euro ed un reddito familiare sotto i 6.500 euro annui, questa soglia sale a 8.190 euro all’anno se il nucleo familiare è composto da tutti membri disabili o over 67.

L’importo dell’Assegno di Inclusione è pari a 6.500 euro annui che salgono a 8.190 euro se la famiglia è composta da persone tutte sopra i 67 anni di età o disabili. A questo può essere aggiunto un contributo per il pagamento dell’affitto di 3.640 euro annui, mentre per i nuclei familiari con membri tutti over 67 o disabili tale contributo è pari a ovvero 1.950 euro annui.

Come abbiamo già accennato, entrambi i contributi devono essere richiesti all’Inps mediante specifica domanda da inoltrare online o attraverso un patronato o Caf.

Gestione cookie