Attenzione a questo bonus rifiuti con “beffa”: il rischio è invece di avere un’agevolazione, di pagare di più. Ecco il caso specifico.
La TARI, ovvero la Tassa sui Rifiuti, è un’imposta che i contribuenti pagano per finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Diciamoci la verità non siamo quasi mai contenti di doverla pagare ma sembra arrivare una buona notizia.

Recentemente è stato introdotto il bonus sociale per i rifiuti, ovvero la possibilità di avere una riduzione sulla Tari del 25%, un’agevolazione destinata ai nuclei familiari che hanno un ISEE che non supera 9.350 euro, elevato a 20.000 euro limitatamente ai nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
Bonus rifiuti, a cosa fare attenzione
L’ANCI ha espresso ad ARERA la forte preoccupazione riguardo all’introduzione della nuova componente perequativa di 6 euro per utenza, destinata a finanziare agevolazioni sulla tassa rifiuti per famiglie in difficoltà economiche, come previsto dal DPCM n. 24 del 2025. Nello specifico critica il fatto che la delibera di ARERA non permetterebbe ancora di comprendere chiaramente come verrà applicata questa agevolazione, in particolare sulla definizione di aspetti cruciali come se il beneficio sarà automatico o su richiesta, e come verranno gestiti i conguagli che si renderanno probabilmente necessari, specialmente nella fase iniziale.

Secondo ANCI quindi, benché sia condivisibile la riduzione della tariffa rifiuti in situazioni di disagio, è necessario ed auspicabile che l’Autorità decida di rinviare l’applicazione del bonus al 2026, chiarendo i punti e consentendo l’adeguamento entro la fine di quest’anno degli uffici dei Comuni e dei gestori. Ciò permetterebbe di risolvere le problematiche che rappresentano impedimenti all’ordinata applicazione fin dal 2025.
Ricordiamo che il bonus Tari 2025 è una nuova agevolazione introdotta dal Governo che mira a ridurre il costo della tassa rifiuti per le famiglie in difficoltà economica, uniformando e automatizzando gli sconti già presenti a livello comunale, e consiste in una riduzione del 25% sulla TARI per una sola utenza domestica per nucleo familiare.
Possono beneficiare del bonus i nuclei familiari con un ISEE fino a 9.530 euro, soglia elevata a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico. L’agevolazione è riconosciuta automaticamente grazie ai dati ISEE forniti dall’INPS ad ARERA, in modo simile ai bonus sociali per energia, gas e acqua. ARERA ha il compito di definire le modalità di condivisione dei dati tra INPS, Comuni e gestori dei rifiuti e di monitorare l’efficacia del bonus.