In caso di separazione tra due coniugi può essere stabilito in favore di quello economicamente più debole l’assegno di mantenimento: come funziona e come viene calcolato.
L’assegno di mantenimento è un contributo economico che deve essere corrisposto al coniuge separato economicamente più debole per garantire il suo sostentamento dopo la separazione. L’importo dell’assegno viene stabilito dal giudice o dalle stesse parti, in caso di accordo tra esse.

Anche se molto spesso accade, non bisogna confondere l’assegno di mantenimento con quello divorzile. Quest’ultimo, difatti, viene stabilito solo dopo una sentenza di divorzio, mentre quello di mantenimento presuppone ancora l’esistenza del rapporto matrimoniale. Capiamo come viene calcolato l’assegno di mantenimento e quali sono i fattori che vengono tenuti in considerazione per determinarne l’importo.
Assegno di mantenimento, come viene calcolato l’importo del contributo all’ex coniuge
In caso di separazione tra due coniugi, può essere stabilito l’assegno di mantenimento che rappresenta una forma di sostegno economico da corrispondere al coniuge che non dispone di risorse sufficienti per far fronte alle proprie necessità.

Come abbiamo già anticipato, questo contributo non deve essere confuso con l’assegno divorzile, in quanto quest’ultimo viene disposto solo dopo una sentenza di divorzio, mentre l’assegno di mantenimento viene corrisposto in caso di separazione. Secondo quanto stabilisce la legge italiana, il contributo economico deve essere riconosciuto solo se il coniuge separato non dispone di un reddito sufficiente per provvedere alle proprie esigenze o quelle della prole.
A stabilire l’importo dell’assegno di mantenimento, che trova fondamento sul dovere di assistenza tra due coniugi, è il giudice o, in alternativa, le stesse parti se queste trovano un accordo per la separazione. Per la determinazione dell’assegno si tiene conto di specifici fattori, anche se la valutazione deve essere fatta caso per caso. In particolare, quando si calcola l’importo dello strumento si considerano: la durata del matrimonio, le disponibilità economiche dei due coniugi, la presenza di figli ed il tempo di permanenza di quest’ultimi con ciascun genitore, le spese sostenute dai coniugi e la possibilità lavorativa dei coniugi.
Per dimostrare la situazione economica e le spese da sostenere, se il calcolo dell’assegno viene stabilito in sede giudiziale è necessario produrre la seguente documentazione: dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni dei due coniugi, visure delle rispettive proprietà immobiliari e documenti che attestino il pagamento di finanziamenti o mutui.
L’assegno di mantenimento deve essere corrisposto dal momento della domanda, ma è necessario sapere che questo può essere revocato o revisionato, ma solo per giustificati motivi. Anche in questo caso la procedura può avvenire mediante accordo tra i coniugi o in sede giudiziale.