Sta arrivando questo sms INPS a molti titolari dell’Assegno di inclusione

In questi giorni, alcune beneficiarie del Reddito di Libertà stanno ricevendo un messaggio da parte dell’Inps: la comunicazione dell’ente.

Lo scorso 12 maggio è stata attivata la piattaforma online dell’Inps per inoltrare la domanda per ricevere il nuovo Reddito di Libertà. Si tratta dell’aiuto economico, finanziato con 30 milioni di euro per il triennio 2024-2026, destinato alle donne vittime di violenza e seguite dai centri antiviolenza o dai servizi sociali.

Donna utilizza smartphone
Sta arrivando questo sms INPS a molti titolari dell’Assegno di inclusione (Museosannasassari.it)

Il Reddito di Libertà, compatibile anche con misure di sostegno, come l’Assegno di Inclusione, prevede l’erogazione di un importo sino ad un massimo di 500 euro mensili e per un massimo 12 mensilità. La platea dei beneficiari, dunque, può ricevere un totale che può arrivare a 6mila euro annui, erogati in un’unica soluzione. Già nei giorni scorsi, chi ha inoltrato la domanda sta ricevendo un messaggio da parte dell’Istituto di previdenza sociale.

Reddito di Libertà, in arrivo gli importi per chi ha fatto domanda: i dettagli

Nei giorni scorsi, alcune beneficiarie che hanno inoltrato la domanda all’Inps per ricevere il Reddito di Libertà hanno ricevuto un Sms da parte dello stesso ente. La comunicazione, in particolare, è stata inviata per informare dell’accoglimento della domanda e dell’erogazione degli importi spettanti che avverrà sul conto corrente indicato dalla richiedente nell’istanza.

Sede Inps
Reddito di Libertà, in arrivo gli importi per chi ha fatto domanda: i dettagli (Foto da Ansa) – Museosannasassari.it

Come abbiamo accennato nel precedente paragrafo, il Reddito di Libertà consiste in un contributo economico sino a 6mila euro annui, erogati in un’unica soluzione, per aiutare le donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza o dai servizi sociali. Per la richiesta non è necessario essere in possesso di particolari requisiti economici, essere cittadine italiane o avere figli: il contributo, difatti, è destinato alle donne vittime di violenza, indipendentemente dal fatto che abbiano figli o meno, e che hanno cittadinanza italiana, comunitaria o siano titolari di regolare permesso di soggiorno.

La domanda può essere inoltrata sino al 31 dicembre 2025 attraverso la piattaforma online presente sul sito Inps, attivata già nei giorni scorsi. Ricordiamo che, come stabilisce la normativa, il modulo SR208 dovrà essere compilato anche dal legale rappresentante del centro antiviolenza e dall’assistente sociale incaricato.

Una volta inoltrata, l’Istituto di previdenza sociale verificherà la documentazione e provvederà, in caso di esito positivo, all’erogazione delle somme dovute per il Reddito di Libertà. Le istanze saranno elaborate dall’Inps sino all’esaurimento delle risorse a disposizione per l’anno corrente, ossia 10 milioni di euro. Per il Reddito di Libertà sono stati stanziati, difatti, 30 milioni di euro suddivisi equamente per ogni anno del triennio 2024–2026.

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