Cartelle cliniche e referti, se non le custodisci per tutti questi anni rischi grosso: perché devi farlo

La Sanità ed il macrocosmo di norme e sane regole che occorre necessariamente conoscere e che ruota attorno a uno dei servizi di primaria importanza per i cittadini.

Quando si parla di Sanità è sempre bene ricordare come dal 1979 l’Italia possieda il Servizio Sanitario Nazionale cui hanno diritto tutti i cittadini e che, nella maggioranza dei casi, è gratuito per chi ne fruisce.

Medico redige referto
Cartelle cliniche e referti, se non le custodisci per tutti questi anni rischi grosso: perché devi farlo – museosannasassari.it

La Sanità Pubblica, ancor più dell’Istruzione, altra pietra angolare di uno Stato ‘sano e previdente’, è sentita come una priorità assoluta dai cittadini poiché va a toccare il bene più prezioso: la salute. Negli ultimi decenni la Sanità, così come la Scuola peraltro, è stata vittima di tagli indiscriminati che hanno minato le fondamenta stesse del servizio.

La salute come bene supremo da monitorare costantemente nonostante le difficoltà odierne. E quando si parla di salute il primo termine che sboccia, quasi spontaneamente, al suo fianco, è: prevenzione. Quante volte abbiamo letto o ascoltato la frase: “prevenire è meglio che curare“. Il problema è che, troppo spesso, ci dimentichiamo, o facciamo finta di dimenticare, quanto la prevenzione possa risultare il miglior salva-vita.

Gli esami e gli accertamenti periodici che il nostro medico ci consiglia secondo l’età ed il quadro clinico complessivo rappresentano la base. Dopodiché, una volta effettuato quanto dovuto, fare in modo che il tutto non venga smarrito. Quanto è importante non perdere i referti medici e per quanto tempo è necessario tenerli? Domande di primaria importanza poiché ne va della nostra salute. Di oggi e di domani.

Su cartelle cliniche e referti ecco le risposte indispensabili

Iniziamo intanto col dire cosa si intende per cartella clinica. La cartella clinica è l’insieme dei documenti sanitari che vengono via via raccolti durante una degenza. Solitamente comprende i referti, le cure infermieristiche, nonché le informazioni cliniche ed anagrafiche del paziente. Averla costantemente sottomano significa avere costantemente sottomano la nostra stessa salute.

Archivio cartelle cliniche e referti
Su cartelle cliniche e referti ecco le risposte indispensabili – museosannasassari.it

Una sentenza della Corte di Cassazione ha definito la cartella clinica come: “il diario dell’intervento medico e dei relativi fatti clinici rilevanti”. Proprio in virtù di tale valore la conservazione delle cartelle cliniche riveste un grande rilievo. E’ tema delicato poiché va ad impattare direttamente con la sicurezza e la privacy di ciascun cittadino. Per questo segue una normativa specifica.

Inoltre la cartella clinica è, a tutti gli effetti, un atto pubblico che costituisce una prova e come tale il suo valore è sia medico che legale. Il Direttore Sanitario ha poi la responsabilità di controllare, ed archiviare, la cartella clinica e soltanto allora fornire una copia a coloro che ne hanno diritto. La conservazione della cartella clinica è a tempo indeterminato. Parimenti i referti si conservano illimitatamente.

Pertanto è bene sottoporsi agli esami ed agli accertamenti necessari così come è bene ricordare di mettere l’intera documentazione ‘a portata di mano’. Perché prevenire è sempre meglio che curare.

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