Eredità senza testamento: in questo caso può infilarsi anche l’ex moglie, quota importante

La legge prevede una serie di norme che regolano la successione, anche quando non è stato lasciato un testamento: cosa accade al coniuge divorziato o separato.

Alla morte di una persone, per i familiari si apre la questione della successione, fenomeno giuridico che consiste nel trasferimento dei beni, dei diritti e degli obblighi del defunto ai suoi eredi. La successione è regolamentata in Italia con una serie di norme che devono essere rispettate.

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Eredità senza testamento: in questo caso può infilarsi anche l’ex moglie, quota importante (Museosannasassari.it)

L’ordinamento prevede due tipi di successione: testamentaria o legittima. La prima subentra quando è presente un testamento che il defunto ha lasciato disponendo, sempre secondo le norme, la divisione dei propri beni. Si parla, invece, di successione legittima quando non è stato lasciato nessun testamento. In molti si chiedono cosa accade all’ex moglie in quest’ultimo caso. Capiamo cosa dice la legge in merito.

Eredità senza testamento, cosa accade al coniuge separato o divorziato

Può accadere che una persona defunta non abbia lasciato un testamento, ossia l’atto previsto dalla legge attraverso cui un soggetto dispone la suddivisione dei propri beni, ma nel rispetto delle cosiddette quote legittime che non possono essere trascurate. Le quote legittime sono delle parti di eredità che devono essere in ogni caso riservate ai familiari più stretti (figli, coniuge).

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Eredità senza testamento, cosa accade al coniuge separato o divorziato (Museosannasassari.it)

In assenza di testamento, come abbiamo già anticipato, si parla di successione legittima, dunque, il patrimonio ereditario sarà suddiviso secondo le norme stabilite dalla legge tenendo conto delle quote legittime. In questi casi, in linea generale, l’eredità viene devoluta seguendo una linea gerarchica al coniuge superstite o alla persona unita civilmente, ai figli o agli ascendenti (genitori), ma anche ai collaterali (fratelli, sorelle e cugini) e agli altri parenti di terzo grado.

Anche per quanto riguarda le quote esistono delle specifiche regole, ad esempio in presenza di coniuge ed un figlio, l’eredità viene suddivisa al 50%, mentre con più figli, un terzo del patrimonio andrà al coniuge ed i restanti due terzi ai figli. I figli, per l’ordinamento, succedono tutti in parti uguali e se presenti vengono esclusi i cosiddetti ascendenti o collaterali.

Cosa accade, in caso di coniuge separato? Quest’ultimo rientra nell’eredità conservando tutti i diritti ereditari, tranne se sia stata a lui addebitata a lui la separazione. Il coniuge divorziati, invece, non ha diritto a partecipare alla successione, dato che il divorzio scioglie tutti i vincoli matrimoniali e comporta la perdita per l’ex coniuge di tutti i diritti ereditari. Solo se il de cuius ha inserito l’ex coniuge divorziato nel testamento, non violando le quote legittime, può ricevere una parte dell’eredità.

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