Nel 2025 sono state introdotte diverse novità riguardo le cartelle esattoriali e la riscossione dei debito da parte del Fisco che vanno a vantaggio di chi è in posizione debitoria.
Chiunque di noi non vorrebbe mai aver bisogno di creare dei debiti, a maggior ragione con l’Agenzia delle Entrate. Pagare il dovuto è di primaria importanza anche perché si è consapevoli che il mancato pagamento non equivale ad aver evitato di sborsare la somma, semmai di dover pagare di più in futuro, con il rischio di essere inserito nella lista dei cattivi pagatori e di non aver accesso più a prestiti e finanziamenti.

Può capitare anche ai più puntuali di dimenticare un pagamento – magari quello del bollo dell’auto che spesso viene tralasciato – e in questi casi ci si vede recapitare una cartella esattoriale, ovvero un’intimazione a saldare il debito che presenta una cifra maggiorata da penale e mora.
Per questa ragione anche i più ligi al dovere temono di poter ricevere un accertamento fiscale, se dovesse sbucare fuori qualcosa significherebbe affrontare un periodo di difficoltà economica finché il debito non sarà saldato. Ci sono casi in cui, inoltre, la possibilità di saldare il debito non esiste e la richiesta – legittima – del Fisco diventa una spada di Damocle che pende sulla propria testa.
In questi casi solitamente si procede per il pignoramento di una parte dello stipendio o per quello di un bene di proprietà – casa, auto o altri beni intestati al debitore – finché questo non salda il debito o a saldamento del debito stesso nel caso in cui il soggetto non possa saldare in alcun modo.
Debiti con il Fisco, le novità 2025 fanno tirare un sospiro di sollievo
La novità più importante introdotta quest’anno dal governo è la possibilità di rateizzare il debito per 10 anni. Fino all’anno scorso i debitori avevano l’opportunità di trovare un accordo con il Fisco per il saldo del debito attraverso un pagamento rateale di 72 settimane. Grazie alla nuova norma nel 2025 è possibile suddividerlo in 84 ed entro il 2030 sarà possibile farlo in 120 rate.

Per chiunque non possa fare un saldo e stralcio del debito, l’opzione di rateizzazione è l’unica possibile per cercare di mettersi in regola. Avere la possibilità di dilazionare il pagamento è importante poiché abbassa l’ammontare delle rate mensili e incide in maniera meno pesante sul budget del debitore e della sua famiglia.
Un’altra introduzione a favore dei contribuenti è il discarico automatico delle cartelle esattoriali dopo 5 anni. Fino ad oggi infatti il Fisco procedeva a richieste e solleciti continui di pagamento fino a che non veniva saldato, adesso a distanza di 5 anni dall’emissione della cartella esattoriale il Fisco scarica automaticamente il credito all’Ente che lo vanta, il quale potrà decidere se avviare un ulteriore tentativo di riscossione o cestinarlo una volta per tutte.
La terza novità riguarda un aumento delle possibilità di riscossione da parte del fisco. Fino allo scorso anno la cartella esattoriale aveva validità 12 mesi, lasso di tempo entro cui l’AdE doveva avviare azioni esecutive per recuperare il credito onde evitare la necessità di inviare una nuova notifica.
Adesso il tempo di validità della cartella è passato a 3 anni, il che dona respiro al debito e consente all’Agenzia delle Entrate di recuperare con maggiore celerità i crediti saltando passaggi intermedi.